Pubblichiamo l’articolo dell’avvocato Donata Giorgia Cappelluto per la newsletter di aggiornamento realizzata da 24 Ore Professionale in collaborazione con Associazione Nazionale Forense dal titolo «Tramonto o alba di una nuova giurisdizione?» a margine della tavola rotonda che si è tenuta al Congresso Nazionale svoltosi a Parma lo scorso settembre.
Tramonto o alba di una nuova giurisdizione?
Il tema della giurisdizione ha aperto, com’era giusto che fosse, i lavori del X Congresso dell’Associazione
Nazionale Forense in quel di Parma. Ed a dibatterne sono stati relatori eccellenti e prestigiosi, a cominciare dal Presidente dell’ANM Dott. Santalucia, l’Avv. Alberto De Sanctis, l’Avv. Paolo Lannutti e l’Avv. Bruno Sazzini, tutti sollecitati con particolare efficacia dalla giornalista Valentina Stella a dare una risposta articolata, ciascuno secondo la propria prospettiva e formazione professionale, alla domanda se nelle condizioni date, ovvero dopo l’ennesima riforma relativa al rito, oggi si debba parlare di tramonto della giurisdizione o di alba di una nuova era.La domanda in questione, che si connota di una drammaticità intrinseca, è apparsa in effetti allarmante per tutti i relatori, ma è stata funzionale per sollecitare la loro valutazione sullo stato dell’arte e sul c.d. “servizio giustizia” dopo l’ennesima Riforma
del rito (Riforma Cartabia). Il dibattito ha fatto emergere alcuni punti fermi e molteplici convergenze, nonostante le diverse esperienze e professionalità e sono emerse alcune considerazioni comuni quali ad esempio la convinzione che vi sia: un progressivo svilimento della giurisdizione, sia dal punto di vista della professionalità degli avvocati che dei magistrati nell’ottica efficientista perseguita sistematicamente dal legislatore; una progressiva fuga dalla giurisdizione per ragioni di contenimento dei numeri e per scarsità delle risorse; la necessità di mediare i conflitti con forme di risoluzione alternative delle controversie in ogni settore del diritto; l’esigenza di una formazione professionale più elevata di tutti gli operatori del comparto giustizia con particolare riguardo alla figura dell’avvocato.Più in generale è emersa la convinzione che le riforme entrate in vigore, da ultimo, presuppongono la necessità di una difesa tecnica molto esperta e competente che non necessariamente raggiunge la sua massima espressione nel processo, ma anche fuori e soprattutto prima (dott. Giuseppe Santalucia).